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Messaggio di Matteo Vezza
From: Matteo VEZZA <> Subject: Date: Sat, 17 Ott 2009, La questione delle casseforti in carducci è ridicola ed immorale. Parto da un principio, che sono disposto a togliere se confermato da adeguata esperienza (in tal caso tutto risulterebbe invalidato): "al Carducci non si sono mai(almeno a memoria d'uomo) verificati furti nelle camere, nè ad opera delle signore delle pulizie, nè di altri carducciani"...(non considero eventuali estranei, dato che se ci sono portieri per registrare accuratamente il primo normalista esterno, ci saranno pure per i detti estranei) ora: il problema sicurezza non esiste, quindi è uno spreco di soldi (tanto più immorale, quanto più abbiamo bisogno di altro: zanzariere, tubature che non diffondano miasmi, docce che non allaghino...) Tolto il lato economico, le casseforti ledono qualcosa di più sacro e più bello: la libertà di scegliere la nostra condotta morale con autonomia, senza che la nostra scelta sia condizionata dall'impossibilità di compiere un atto contro la sicurezza altrui e, per questo, immorale. Installare le casseforti significa dare la condizione (non la realtà, in quanto credo poco plausibile che ci si metta a desiderare di rubare le cose d'altri) per minare tale libertà, oltre che la reciproca fiducia e la serenità di vivere, almeno per il lato sicurezza, in un "regno dei fini" (permettetemi il lemma)....in fondo è il classico problema del facile acquisto di armi negli USA... solo che noi è come se vivessimo in Canada! A ciò aggiungo: la Fulgida è qui e lavora per il nostro servizio, pur nel rispetto degli accordi con la scuola. Basta anche con questo controllo del territorio: le casseforti sono la verità di quei fogli con su scritto "fuori uso" dall'ascensore(bene invece gli stendini nuovi)... Ma va? Da discutere... Matteo
Scherzo a LB
From: "Luca BARBIERI" <> Subject: Mi presento! Date: Fri, 17 Feb 2006 23:35:08 +0100 To: Ciao a tutti! Sono l'ultimo genio sbarcato qui in Normale, ma ho già un curriculum straordinario che forse chi non ha frequentato il jet-set olimpionico non ha la fortuna di conoscere. Ho cercato di guadagnarmi la visibilità che mi spetta presso i profani valorizzando una spoglia parete del collegio: vi ho affiggiuto una modesta selezione dei miei successi, ma i colleghi più mediocri, invidiosi, non hanno gradito (come vedete dall'ultimo allegato). Vi propongo qui le testimonianze di alcuni dei momenti più entusiasmanti per la comunità scientifica internazionale che mi hanno visto come protagonista: la presentazione allo SMAU della mia medaglia d'oro alle IIO e la graduatoria finale del concorso di ammissione in Normale (notare il 10 allo scritto che mi è valso il I posto). Cordiali saluti, e scusate per l'intromissione. L.B.
Pubblicazione su Luigi Calligaris
From: "Luigi CALLIGARIS" <> Subject: Che figo...! Date: Fri, 08 Apr 2005 00:34:36 +0200 To: :-) Allegato: Scansione24.jpg
Messaggio di Luigi Calligaris
From: "Luigi CALLIGARIS" <> Subject: Misure di emergenza Date: Sat, 15 Oct 2005 14:20:37 +0200 To: Cc: Caro sig. Capecchi, in questi giorni stiamo assistendo ad un continuo bombardamento di informazioni a proposito della pericolosa epidemia di influenza che potrebbe colpire a breve il vecchio continente. La storia ci insegna (vedi il caso SARS) che i mass media riescono spesso a gonfiare un fenomeno la cui pericolosità non sia ancora stata accertata. Nella sfortunata eventualità, però, che questa epidemia sia un pericolo reale, volevo sapere che misure sta prendendo la Scuola in proposito. La ringrazio anticipatamente Luigi Calligaris
Uso e abuso dei numeri
From: "Amelia Vallerini" <> Subject: Convegno "Uso e abuso dei numeri" Date: Wed, 28 Sep 2005 15:25:05 +0200 To: Cari allievi, l'Associazione Normalisti, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e il Centro di ricerca matematica "Ennio De Giorgi", organizza il convegno "Uso e abuso dei numeri" che si svolgerà presso la Sala degli Stemmi della Scuola Normale, secondo il programma allegato, nei giorni 14 e 15 ottobre prossimi. Il convegno vuole essere una riflessione sul ruolo del numero o per meglio dire della numeracy nella società contemporanea. Il titolo intende riferirsi ad un atteggiamento pervasivo che vede sempre più la oggettività e purtroppo spesso la presunta oggettività scientifica tecnocratica, forte dell?eloquenza dei numeri, sostituirsi alla dialettica delle idee e alla discrezionalità politica. La vostra presenza al convegno sarà veramente gradita. Con i più cordiali saluti Franco Montanari (Presidente Associazione Normalisti) allegato: image001.jpg
From: "Mario Vietri" <> Date: Wed, 28 Sep 2005 17:53:36 +0200 To: Caro Franco, grazie per l'invito al convegno, ma spero che mi perdonerai se ti rispondo polemicamente che il convegno vero da fare avrebbe dovuto essere intitolato esattamente all'opposto: Uso e Abuso della retorica. Trovo sconvolgente che, a essere messo in discussione, sia il fatto che l'azione politica, la dialettica e il confronto delle idee, trovino dei precisi paletti nella realtà, e nei fatti. C'è, nel reclamare l'indipendenza della retorica dai fatti, una fortissima eco di relativismo (e cioè la persuasione che le credenze personali siano più importanti dei fatti), se non proprio di Lysenkismo (e cioè la subornazione della scienza da parte di un gruppo sociale). Lascia che ti ponga qualche semplice domanda. Quand'è che i fatti diventano rilevanti, oggi? E' rilevante che la generazione di energia attraverso processi nucleari non abbia finora prodotto ALCUN morto, nel mondo occidentale? Oppure ci dobbiamo rassegnare alla credenza, questa sì valutativa, che il nucleare fa male? E' rilevante che l'International Whaling Commission dichiari che molte specie di balene non corrano rischi di estinzione? Oppure ci si deve rassegnare al fatto che gli 'ESPERTI' tratti dai gruppi militanti più accesi ci presentino il loro quadro della situazione (questo sì altamente valutativo) depurato dagli interessi (????) degli scienziati? E' rilevante che la validità di una legge venga misurata sulla sua effettiva applicabilità, sulla sua incidenza sulla società, e non su un astratto dover essere? E se lo è, non dovremmo di pari passo dotarci degli strumenti statistici che ci consentono di verificare passo passo le conseguenze delle nuove normative? I casi in cui la scienza e le sue teorie sono le vittime di attacchi ideologici sono sotto gli occhi di tutti. Un buon esempio è la battaglia per la sostituzione del Darwinismo con la teoria dell'intelligent design, negli Stati Uniti. E c'è poco da consolarsi pensando che queste cose hanno luogo solo al di là dell'Atlantico: infatti, come ricorderai, la Moratti ha condotto una battaglia per espungere completamente il Darwinismo dai programmi delle medie superiori. Un altro caso è la teoria del riscaldamento globale, e delle sue conseguenze sul clima della Terra, teoria che viene attaccata da ideologhi forse di segno opposto, ma che mostrano lo stesso sovrano disprezzo per i fatti. La mia paura è che il vero bersaglio della polemica anti-scientista sia la avalutatività della scienza, e cioè la sua capacità di operare al di fuori delle ideologie. Questo è lo status speciale che la scienza ha, ed è esattamente questo ciò che viene di norma attaccato. E a poco serve far vedere che anche ove la scienza sia intaccata dall'ideologia (per esempio, nel caso della lunga polemica sull'ereditarietà del Quoziente di Intelligenza), è la scienza stessa a porvi rimedio (chè, se avessimo dovuto aspettare i teorici della supremazia della dialettica e della discrezionalità politica, saremmo ancora sottoposti alle politiche eugenetiche di Goddard). E, nel nostro piccolo, considera anche questo esempio: perchè non esiste uno studio che ci indichi come correla la performance dei nostri studenti con i risultati all'esame di ammissione alla Scuola? La nostra presunzione è che il nostro esame sia in grado di discriminare gli studenti davvero promettenti dagli altri. Per farlo, sacrifica alcune classi di studenti (nella classe di Scienze, per esempio, noi ammettiamo pochissimi studenti provenienti dal liceo classico: quest'anno, un solo ammesso all'orale sui 43 di fisica e matematica). Ma facciamo bene? Se ci fosse forte correlazione fra i risultati all'esame di ammissione e i risultati accademici nei primi 3 o 5 anni, si potrebbe rispondere di sì; ma la risposta potrebbe essere notevolmente indebolita, se trovassimo che molti studenti ammessi fra gli ultimi, poi recuperano e anzi eccellono sugli altri. In questo caso, potremmo considerare di cambiare la natura dell'esame di ammissione. Ora, la mia domanda è: un'analisi statistica di questo problema è ammissibile? Io la troverei (qualora esistesse) informativa, e mi sembra che si possa tutti facilmente convenire che sia così. Ma se tu mi segui su questo argomento, perchè poi dissenti da me quando ti dico che il ventaglio di azioni politiche non è indipendente dalla realtà, e dalle analisi quantitative su di essa? Spero perdonerai la mia vis polemica (anch'io ho fatto il classico). Con immutata stima, Mario Prof. Mario Vietri Scuola Normale Superiore Piazza dei Cavalieri 56100 Pisa
UNIPI mail
Regalo Lavastoviglie
Subject: [Studenti] Regalo lavastoviglie From: Marco Abate Date: Wed, 16 Mar 2005 09:12:05 +0100 Carissimi, a chi la vuole regalo una lavastoviglie Miele di circa 15 anni ma tutt'ora funzionante. L'unico dettaglio e' che chi la vuole la deve venire a prendere a casa mia entro venerdi' mattina. Io abito in via Brodolini 10 (la strada dietro il supermercato Conad) a Pappiana. Il modo piu' semplice per arrivarci da Pisa e' prendere via XXIV Maggio partendo dallo stadio e andando sempre dritto. Superato il passaggio a livello, superati i Passi, superata la motorizzazione, si prosegue per un paio di chilometri fino al primo semaforo. Dritto anche li', via Brodolini e' la prima strada a destra dopo il semaforo. La lavastoviglie e' sul marciapiede, per cui potete passare a prenderla a qualsiasi ora del giorno e della notte. Buona pesca, Marco Abate
Regalo Forno a Incasso
Gli elettrodomestici di Abate sono di nuovo sul mercato.
Subject: [Studenti] Regalo forno a incasso From: Marco Abate Date: Wed, 13 Dec 2017 11:40:55 +0100 Carissimi, regalo un forno elettrico a incasso Whirpool alla prima persona interessata che risponde a questa mail. Il forno ha una dozzina d’anni ma funziona bene, e’ ventilato, ha diverse funzioni fra cui il grill, ed e’ provvisto di timer per programmare accensione e spegnimento. E’ uno di quei forni che tipicamente si infilano sotto il piano fuochi, per cui e’ grande (di dimensioni standard); quindi chi e’ interessato deve disporre di un’auto per il trasporto (ci si mette d’accordo e ci si incontra in dipartimento per passarlo da una macchina all’altra…). Ne approfitto per fare i miei migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti! Marco Abate